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BCE: diminuiscono i finanziamenti esterni

Il momento non è certo propizio per il nostro amato paese, ma in generale nell’area Euro il trend è decisamente negativo visto che la situazione finanziaria delle piccole e medie imprese nei paesi appartenenti all’Eurozona è deteriorata, in maniera abbastanza critica, fra ottobre e marzo, e le disponibilità di finanziamento esterno si sono sensibilmente ridotte, si legga tranquillamente che l’accesso al credito è diminuito e di molto.

Infatti secondo quanto dichiarato recentemente dalla stessa Bce, ovvero la banca centrale europea, “aumentano i casi di rifiuto delle richieste di prestiti bancari” e la  politica degli istituti è “assai prudente”.  Non va meglio nemmeno pe il mercato del lavoro che “continua a indebolirsi”: portando così  il tasso di disoccupazione nel mese di  marzo al 10,9%”.

In pratica le banche, diplomaticamente definite prudenti, al momento sono molto restie a concedere credito impedendo al mercato del lavoro di crescere.

Il bollettino mensile dell’istituto centrale europeo riporta infatti che: “I dati sulla moneta e sul credito fino a marzo confermano che le condizioni finanziarie si sono sostanzialmente stabilizzate e dunque, in linea con quanto si prefiggevano le misure dell’Eurosistema, che è stata evitata una correzione brusca e disordinata dei bilanci degli enti creditizi. A tale riguardo  i risultati dell’indagine sul credito bancario di aprile indicano che l’inasprimento netto dei criteri applicati dalle banche dell’area dell’euro per la concessione di prestiti alle società non finanziarie e alle famiglie è diminuito in misura notevole nel primo trimestre dell’anno rispetto a fine 2011, anche per effetto del miglioramento delle condizioni di finanziamento delle banche”.