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Benzina, allarme rincari: 2,45 euro a litro

La benzina, in questi giorni, è come Sergei Bubka, se ricordate il saltatore con l’asta spostava sempre un po’ più in alto il suo record mondiale e così il carburante  verde arriva a stracciare un altro record visto che il picco massimo è ormai arrivato a 2,45 euro a litro.

Inarrestabile quanto folle si è rivelata questa  corsa estiva dei prezzi della benzina. Dobbiamo purtroppo segnalare che un litro di verde è arrivato a toccare nuovi record , vedi i 2,013 euro in Liguria e Toscana con punte massime di 2,026 a Firenze, 2,039 a Ischia e 2,45 a Panarea, nelle Eolie. A tutto ciò va ad aggiungersi anche la fine dell’estate degli sconti nei week-end, infatti  Il 2-3 settembre, come preannunciato dall’ad del gruppo Eni, cioè Paolo Scaroni, sarà l’ultimo fine settimana in cui si potrà usufruire dei ribassi, fino a 20 centesimi:”Dobbiamo fare gli interessi dei nostri azionisti. Non possiamo portare avanti questa campagna per sempre”.

A favore degli azionisti ma contro i consumatori che di sicuro hanno deciso di non stare a guardare; Adusbef e Federconsumatori invocano un’accelerazione della liberalizzazione del mercato e una riduzione delle tasse mentre il Codacons ha appena confermato lo sciopero dei consumatori per il 19 settembre, auspicandosi l’intervento della Guardia di Finanza. Anche i sindacati scendono in campo la Cisl e la leader Cgil Susanna Camusso chiedono un immediato ribasso delle accise.

 

La benzina aumenta la protesta anche, le soglie record dei rincari hanno fatto diventare l’automobile un bene di lusso che le famiglie italiane non possono più sostenere, nemmeno per andare a lavoro, dove c’è. Un passo indietro dei rincari del carburante sarebbe davvero auspicabile e tutti noi ce lo auguriamo.