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Caro Petrolio 2012: la situazione generale e la soluzione italiana della Fiat

Il prezzo del petrolio, sulla piazza asiatica, continua a salire e ormai siamo arrivati vicinissima alla considerevole soglia degli 85 dollari al barile. La notizia è arrivata nel tardo pomeriggio di venerdì da Singapore, dove l’indice di riferimento per la consegna a luglio del greggio è appena stato aumentato di 65 centesimi, arrivando così a 84,56 dollari al barile nel trading elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il contratto aveva mostrato ieri un incremento di 1,29 dollari a New York, a 83,91 dollari.

Non va molto meglio nemmeno sulle piazze europee infatti nella City per eccellenza, cioè Londra la capitale inglese, il greggio Brent per la consegna ad agosto è aumentato stamane di 67 centesimi a 97,84 dollari al barile sulla piattaforma Ice Futures.

Nel frattempo, tornando ad Oriente, in India, in quella che è la più grande democrazia al mondo, è in atto una vera e propria guerriglia urbana contro il prezzo del petrolio, che ha subito un aumento dell’11%. Il prezzo è passato dalle 6,28 rupie, cioè circa 8 cents di euro per litro,  alle attuali 7,5 rupie. La protesta scatenatasi è trasversale, ma come fa notare il network Al Jazeera le proteste si rivolgono comunque all’intera classe politica non in grado di trovare soluzioni all’economia stagnante.

Segnali di controtendenza, in termini positivi, arrivano dal nostro paese, dove è giusto segnalare che la Fiat ha recentemente presentato un’iniziativa straordinaria per abbassare il costo del carburante, infatti grazie alla partnership con IP, il brand automobilistico di Torino ha bloccato il prezzo di benzina e gasolio a solo 1 euro al litro, fino al prossimo 31 dicembre 2015, annullando così il caro petrolio.