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Decreto Monti: cosa cambia per le aziende?

Si parla tanto di manovra economica e di decreto Salva Italia che alla fine si rischia di fare un po’ troppa confusione. Per questo motivo ora cercheremo di riassumervi brevemente quel che cambierà effettivamente per le imprese.

Diversi i provvedimenti stabiliti dal governo Monti nel tentativo di aiutare chi è stato colpito duramente dalla crisi, senza però trascurare la lotta all’evasione, infatti potremmo dire che almeno, sulla carta sembra che la direzione intrapresa sul Fisco sia più gentile quanto decisa; si è dunque alzata la soglia minima di riscossione, che era diventata un onere per lo stato, ma sarà usata la mano pesante per i pignoramenti riguardanti i mancati pagamenti.

 

Iva tra imprese

Torna l’obbligo di comunicare al Fisco tutte le  transazioni fatte con emissioni di fatture, come si legge nell’art 2 del decreto “ la comunicazione telematica deve essere effettuata qualora le operazioni stesse siano di importo non inferiore a euro 3600 comprensivo dell’imposta sul valore aggiunto”

Crediti Iva

Cambiano anche le compensazioni dei crediti Iva visto che ora è stata abbassata la soglia per l’invio preventivo all’amministrazione finanziaria dai diecimila ai cinquemila euro: “Le disposizioni si applicano a partire dalle compensazioni esercitate con riferimento ai crediti annuali relativi all’anno d’imposta 2011 e ai crediti infrannuali relativi all’anno d’imposta 2012″

Inoltre, il decreto del Governo, prevede un intervento sulle partite Iva inattive, infatti ora tra i diversi compiti dell’Agenzia delle Entrate ci sarà anche quello di individuare, sulla base dei dati in possesso all’anagrafe tributaria, i soggetti titolari delle partite Iva inattive da tre anni, per le quali vige l’obbligo di dichiarazione di cessazione di attività.