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Gli Stati Uniti mettono sotto inchiesta Unicredit

Il gruppo Unicredit è recentemente entrato nel mirino degli Usa perché secondo il parere di Washington sarebbero state aggirate le sanzioni contro l’Iran. Gli americani hanno avviato un inchiesta anche su Hvb, consociata tedesca acquistata nel 2005 da Unicredit, finita nel mirino con altre banche internazionali, ma andiamo a cercare di capire meglio cosa è successo.

L’istituto bancario milanese è quindi finito  sotto inchiesta negli Stati Uniti per via di una possibile violazione delle sanzioni contro l’Iran. Unicredit è finita nel mirino del District Attorney’s Office della contea di New York e del dipartimento del Tesoro e della Giustizia americani, ma da Piazza Cordusio vogliono però far notare che la questione non è nuova, e di aver reso noto l’apertura di un’inchiesta da parte delle autorità degli statunitensi in materia di sanzioni già nel 2011.

Tutto ciò sarebbe già stato riportato dall’istituto bancario nella sua relazione finanziaria annuale consolidata 2011, se ne parla infatti a pagina 42, così come in  quella semestrale 2012 , dove il riferimento è a pagina 230 per cui viene considerato inopportuno fare ulteriori commenti.

Dalle pagine del Financial Times apprendiamo che il gruppo bancario milanese sarebbe stata incluso in una lunga lista di banche internazionali finite nel mirino delle autorità americane per aver aggirato le sanzioni contro Teheran, infatti l’indagine  su Unicredit segue quella della settimana scorsa, quando a finire nel mirino fu la Royal Bank of Scotland, dopo che Standard Chartered aveva accettato di pagare una multa di 340 milioni di dollari al Department of Financial Services di New York per chiudere le accuse.