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Grecia fuori dall'Euro, le possibili conseguenze: downgrade e altre catastrofi

Se ne parla spesso e volentieri e tutti in realtà ce lo siamo chiesti almeno una volta: ma la Grecia, e altri paesi come l’Italia, possono e vogliono uscire dall’Euro? E se sì cosa succederebbe dopo?

Quello che solamente fino a qualche tempo fa era un anatema economico lanciato ai quattro venti dell’area Euro, dopo la crisi e il tracollo economico del paese ellenico, potrebbe, non tanto presto, diventare realtà.

Infatti se il prossimo governo di Atene dovesse decidere di abbandonare l’eurozona a seguito dell’impossibilità di uscire dall’attuale crisi politica e se la sua economia non riuscisse a statizzarsi, il Vecchio Continente subirebbe un grosso contraccolpo economico visto che di conseguenza i rating sovrani degli paesi europei potrebbero essere messi  sotto grossa pressione, con ovvio rischio di downgrade.

I paesi che ne risentirebbero maggiormente sarebbero la Francia, la Spagna, Cipro, l’Irlanda, il Portogallo, la Slovenia, il Belgio e ovviamente l’Italia, stando a quando riportato dagli addetti ai lavori di Fitch in un recente rapporto pubblicato dedicato alla crisi attraversata dalla Grecia, dove si legge.

“Il risultato incerto delle elezioni parlamentari del 6 maggio e la conseguenza impossibilità a formare un governo di coalizione rendono probabile un nuovo ricorso alle urne in giugno. L’elezione o la formazione di un governo greco non disposto o non in grado di rispettare i termini dell’accordo sottoscritto con la Ue e con l’Fmi aumenterebbe il rischio di una fuoriuscita della Grecia dall’eurozona. Se si dovessero rendere necessarie, le nuove elezioni diventerebbero dunque un evento di importanza cruciale sia per la Grecia che per il resto dell’eurozona”