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Nessun emendamento banche da dl semplificazioni, forse sarà nel decreto fiscale

All’ultimo momento è saltato,  dal decreto legge semplificazioni,  l’emendamento atto a modificare la norma che vieta le clausole sulle commissioni bancarie riguardante tutte le linee di credito.

Infatti ora la correzione non arriverà più attraverso il decreto semplificazioni, come annunciato in un primo momento,  secondo quanto emerso al termine della riunione delle commissioni Affari costituzionali e Attività produttive della Camera, impegnate nell’esame del provvedimento stesso.  Stando però ad alcune fonti parlamentari questa modifica, contenuta nel decreto legge liberalizzazioni, potrebbe passare ad un inserimento alternativo nel decreto fiscale. Secondo il relatore Stefano Saglia l’emendamento in questione non sarà quindi presentato perché resta troppo forte il rischio della sua inammissibilità.

Si dice invece fiducioso ad un cambio norma Giuseppe Mussari, presidente dell’Abi, che ha rilasciato le seguenti dichiarazione in merito:  “Partiti e Parlamento hanno compreso che la norma non sta in piedi e può valere solo come sanzione per chi non rispetta le regole”, aggiungendo poi che “le banche italiane non sono costate un euro al contribuente. Le banche lavorano per l’economia reale e non possono non guadagnare lecitamente, poi ci sono limiti e problemi da superare su cui si può ragionare”.

Mussari ha infine voluto ricordare come si continui sempre a richiedere al sistema bancario italiano un impegno maggiore verso le imprese,  le famiglie e i titoli di Stato, senza però che questi riscuota alcun tipo di fiducia in generale.

A questo punto l’interrogativo maggiore per il cambio norma resta legato alle future decisioni del Parlamento  di voler aiutare, e come, le banche del nostro Paese..