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Riforma pensioni Monti 2012: i punti salienti

Il nuovo Governo Monti sta procedendo alla pianificazione di una serie di riforme che dovrebbero aiutare il nostro paese ad uscire dalla difficile situazione economica nella quale si trova al momento: tra le riforme più dibattute e importanti c’è senza dubbio quella che interessa il sistema delle pensioni. Il punto riguardante le pensioni per l’anno 2012 è infatti uno dei più centrali nel programma del Governo Monti: le novità, pare, saranno tante, a cominciare dal fatto che si dovrà dire addio al sistema retributivo finora in vigore e cominciare ad abituarsi ad un diverso sistema basato sulle “rate”. Gli importi delle pensioni, infatti, a partire dall’anno nuovo, verranno calcolati in base ai contributi versati dai cittadini senza tener conto delle differenze degli stipendi percepiti dagli stessi, come finora avveniva.

Inoltre uno degli aspetti che negli ultimi mesi si stanno considerando maggiormente è quello dell’innalzamento dell’età pensionabile, già prospettato dal vecchio Governo Berlusconi. Oggetto di numerose critiche e aspri dibattiti, la misura e l’ipotesi che vedrebbe innalzata l’età pensionabile dei cittadini fino a raggiungere l’età di 70 anni, è prevista infatti anche dal Governo Monti. Il cambiamento del sistema pensionistico andrebbe a giovare per lo più a coloro i quali smetteranno di lavorare molto tardi, rendendo possibile  ottenere pensioni accettabili. Al contrario, coloro che lasceranno il lavoro prima della soglia d’età prevista, saranno fortemente penalizzati dal nuovo sistema pensionistico. Insomma, le critiche sono state già numerose, e di certo ce ne saranno dibattiti e discussioni su un tema tanto importante come quello delle pensioni.