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Standard & Poor's declassa la Spagna: euro debole e borse in calo

Della Grecia sapevamo già tutto o quasi, dell’Italia  invece stiamo scoprendo giorno dopo giorno quel che sta succedendo tra spread e rigore economico ma Eurolandia, in effetti, sembra sempre più una zona di caccia per le agenzie di rating che altro visto che, proprio nella giornata di ieri, tramite Standard & Poor’s, la Spagna è stata declassata di due notch, arrivando quindi a BBB+, mettendo l’Euro sotto pressione e mandando al ribasso le Borse del Vecchio Continente.

Questi nuovi parametri, che ovviamentre hanno influito sulle borse europeo mettendo pressione all’Euro, sono dovuti alle previsioni di  S&P secondo cui in questo 2012 il Pil spagnolo calerebbe dell’1,5%  e dello 0,5% per l’anno prossimo, contrariamente alla stima di crescita precedentemente prevista, pari a llo 0,3% di quest’anno e dell’1% l’anno prossimo.

Di conseguenza, e non poteva essere altrimenti, l’euro è debole e viene scambiatoa 1,3158 contro il dollaro da 1,321 della chiusura di ieri sera e il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti si attesta intorno ai 410 punti mentre il rendimento del decennale è al 5,76%. Infine lo spread calcolato sui Bonos spagnoli è a 433 punti, con il tasso del decennale al 5,99%.

E da noi, cosa cambia? Passando al Tesoro italiano vediamo come questo offra il quinquennale di maggio 2017 per 1,5-2,5 miliardi,  quotato in calo ieri sera di 0,147 a 100,187 con un rendimento del 4,760%. Un mese fa, i lettori con buona memoria ricorderanno che, all’asta era  stato collocato a un rendimento del 4,60%. Rimane invece in offerta  decennale settembre 2022 per altri 1,5-2,5 miliardi, che ieri sera era dato in in rialzo di 0,144 a 98,263 con un rendimento del 5,805% (contro il 5,64% dell’attuale benchmark decennale, il marzo 2022).