AttualitàEconomia

Terremoto 2012 Emilia Romagna: il motore economico riparte

L’Emilia Romagna, terra flagellata dal terremoto, prova a ripartire. Dovete sapere che in pochi chilometri, qui, in questa splendida regione dell’Italia centrale, si produce il 9% del Pil, cioè 135 miliardi di euro e che per via dei danni causati dal recente sisma si rischia di perdere un punto intero di prodotto lordo, parliamo di una quindicina di miliardi puliti.

La Cgil regionale ha calcolato che le aziende che hanno subito danni in questo terremoto sono 3500 mentre i lavoratori coinvolti sarebbero ventimila circa, così suddivisi: cinquemila nella meccanica, quattromila nell’alimentare, quattromila nel biomedicale, duemila nella ceramica. Solo il reparto biomedicale ha un fatturato pari a 800 milioni, giusto per dare un’idea del fenomeno.

L’alimentare ha visto perdere 330 mila forme di parmigiano, 70 milioni di euro relativi al grana padano e  1 5 milioni di euro per l’aceto balsamico. Stando alle stime effettuate dalla Coldiretti Cia il terremoto qui è già costato mezzo miliardo di Euro.

Ma come i nostri affezionati lettori di automobili 10 già sanno l’Emilia è terra di motori, qui, a Maranello, in provincia di Modena, ha infatti sede il fiore all’occhiello dell’automobilismo italiano: la Ferrari.

Il suo presidente, cioè Luca Cordero di Montezemolo, ha annunciato che:
“All’inizio della prossima settimana faremo una grande asta via internet a livello mondiale, mettendo in palio anche delle vetture per aiutare i familiari delle vittime che la maggio parte erano dei lavoratori”.

Sul sito ferraristore.com saranno messi all’asta pezzi unici come la 599XX Evo, un motore V8 della monoposto Da Formula Uno, caschi e tutte di Alonso e Massa perché anche così riparte il motore dell’Emilia.