Attualità

Torna l’ICI, fra stangate e detrazioni ecco le novità

Tempi duri per chi possiede tanti immobili. Valanghe di aumenti sulle seconde e terze case, ma non solo. Come se non bastasse la giuntura economica, torna l’Ici anche sulla prima casa, fra aumenti e novità. In tempi di crisi si sa bisogna stringere la cinghia e il governo cerca di far cassa come può. Si chiamerà Imu (Imposta Municipale Unica) e non più Ici, ma poco cambia visto che dal 2012 torneremo a pagare l’impopolare imposta sui patrimoni, di cui non aveva sentito la mancanza in questi anni, con un’aliquota dello 0,4% sull’abitazione principale.  La detrazione sulla prima casa salirà quindi da 200 euro fino ad un massimo di 400. Anche se, per farci tirare un sospiro di sollievo, sono state previste detrazioni fino a 600euro.  Nella nuova formulazione del decreto che regolamenta il pagamento dell’Imu,  infatti, l’articolo 13 per esempio concede alle famiglie numerose una detrazione ulteriore di 50 euro sulla prima casa, per ogni figlio che ha meno di 26 anni (per un massimo di 8 figli).  Ma non finisce qui: l’importo massimo della maggiore detrazione, stabilita per il 2012 ed il 2013, sarà di 400 euro, per un totale 600 euro di detrazioni.

I correttivi varati dal governo Monti, hanno riguardato gli immobili di categoria D/5, cioè quelli di istituti di credito e di cambio e delle assicurazioni, a cui è stato innalzato il moltiplicatore della rendita catastale e portato a 80. L’introduzione dell’imu, lascia comunque  ai Comuni un certo margine di aumento, anche sa la vera stangata arriva per gli immobili che non costituiscono l’abitazione principale: ovvero le seconde e terze case.  Per quelle che non sono le abitazioni principali è previsto un aumento del 75%, il che si traduce, per decine di milioni di famiglie italiane in una spesa media che va da 100 a 400 euro. Ma questo non è l’unico aumento. Anche l’addizionale Irpef è stata ritoccata dello 0,33%. Quindi, stando alla nuova normativa, chi ad esempio possiede e risiede in un  trilocale in una zona semicentrale di Milano potrebbe pagare da un minimo di 213 a un massimo di 1.038 euro. Più salato è il saldo se non si risiede nell’abitazione presa ad esempio perché non  pagheremo più 645 euro come quest’anno ma da un minimo di 949 euro a un massimo di 2.188, con un aumento di oltre 1500 euro.