FinanziamentiPrestiti

Bankitalia, il nuovo decreto e il "credito ai consumatori"

Un intervento legislativo ha finalmente toccato le delicate corde del mondo dei prestiti bancari e finanziari. Il decreto, emanato il 3 febbraio ed entrato in vigore due giorni dopo con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, da un lato offre già modifiche, dall’altro delega la Banca d’Italia a intervenire con provvedimenti di dettaglio sul rapporto fra intermediari e consumatori in conformità con quanto era stato introdotto dal precedente decreto legislativo 141/2010.

In breve, tra le nuove garanzie a tutela dei consumatori, c’è la possibilità di interrompere il pagamento delle rate  di un finanziamento in caso di difetto o mancato recapito del prodotto acquistato con esso. Per sottolineare il nuovo corso, in futuro non si parlerà più di “credito al consumo”, ma di “credito ai consumatori”, con l’enfasi sulla stretta relazione tra il cliente e chi eroga il finanziamento.

Per il resto il decreto lascia al Bankitalia il compito di disciplinare il TAEG (tasso effettivo), richiedendo però che esso comprenda tutte le spese necessarie all’ottenimento del finanziamento stesso, persino i costi di eventuali carte revolving ad esso legate.

La banca centrale dovrà stabilire anche cosa deve contenere l’informativa precontrattuale, nonché imporre alle finanziarie che le loro pubblicità comprendano chiaramente i costi e la durata dei prodotti presentati.