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Registro Informatico dei Protesti e cancellazione

Il Registro Informatico dei Protesti è stato attuato presso la Camera di commercio dal Ministero delle attività produttive con il Decreto n° 316/2000: il registro sostituisce la banca datai dei protesti e la pubblicazione cartacea dell’elenco protesto.

Il Registro Informatico dei Protesti contiene dati circa i protesti per mancato pagamento (di cambiali, vaglia e assegni bancari),

le dichiarazioni di rifiuto di pagamento (di cambiali e vaglia cambiari), le dichiarazioni emesse dalle stanze di compensazione.

Obiettivo è quello di garantire una maggiore completezza e tempestività riguardanti i protesti cambiari in Italia.

Per accedere al Registro Informatico dei Protesti il pubblico può usufruire del servizio di consultazione online (2 euro per ricerca di ogni nominativo e 5 euro per certificato esito ricerca).

Per essere cancellati dal Registro Informatico dei Protesti invece, si deve dimostrare l’illegittimità o l’erroneità del protesto, oppure far richiedere dal debitore il pagamento di una cambiale o di un vaglia cambiario comprensivo di interessi maturati e spese di protesto.

La procedura prevede che il protesto cada dopo 5 anni in modo automatico, salvo richiesta diretta al presidente della Camera di Commercio a cui avanzare richiesta di cancellazione.