Come chiedere la disoccupazione all'Inps

Negli ultimi due anni si è verificato un vero e proprio boom delle domande di disoccupazione in Italia. Complice la crisi economica, infatti, sono sempre più gli italiani che si rivolgono agli uffici Inps per richiedere un sussidio che riesca a sopperire, anche se solo per un periodo di tempo limitato, al problema del licenziamento e della perdita del lavoro.

Il sussidio di disoccupazione spetta a tutti i lavoratori assicurati all’Inps che siano stati licenziati da almeno due anni e, dal marzo del 2005, ai lavoratori sospesi da aziende colpite da eventi esterni che non riguardano né i lavoratori stessi, né i datori di lavoro.

 L’indennità viene corrisposta per un totale di otto mesi, dodici se il disoccupato ha superato i 50 anni d’età, attraverso bonifico bancario, assegni circolari o negli uffici postali. L’importo del sussidio può raggiungere un massimo di 886 euro e viene calcolato sulla base delle ultime tre buste paga. Tuttavia nel caso in cui la retribuzione precedente alla perdita del lavoro si rivelasse superiore ai 1,900 euro, è previsto un aumento della cifra fino a 1065 euro. Per i primi sei mesi verrà corrisposto il 60% dello stipendio, per il settimo mese il 50% fino a scendere, nell’ottavo mese, al 40%.

Per richiedere la disoccupazione all’Inps è necessario presentare domanda in uno degli uffici più vicini al proprio indirizzo di residenza entro 68 giorni dalla data in cui è avvenuto il licenziamento; qualora la persona che usufruisce del sussidio trovasse un impiego, sarebbe tenuta, per legge, a comunicarlo immediatamente all’istituto di previdenza.

Per quel che riguarda la documentazione da presentare, essa consiste in una dichiarazione di responsabilità in cui si autocertifichi che si è disoccupati e che si è fatta domanda presso il centro impiego per un nuovo lavoro, una dichiarazione per le detrazioni di imposta richieste e una fornita dal proprio ex datore di lavoro contenenti informazioni sul precedente lavoro.